di Martina Montanari
Per chi ama il mare, il cibo, la pace e la tranquillità, beh, forse questo è proprio il posto giusto. Il mio viaggio per la Calabria inizia con un lunghissima trasferta verso Bologna, in un sabato pomeriggio di fine di agosto, con l’autostrada affollatissima. Dopo 3 ore di infinite code, io e le mie due compagne di viaggio, Sara e Nicole, giungiamo finalmente alla stazione. Lì ci aspetta un autobus. Direzione: la fine dello Stivale. Lo si potrebbe quasi definire un “viaggio della speranza”. Siamo partite dalla stazione alle 19:30 per arrivare a Soverato alle 6:30 del mattino seguente. Ecco, a questo punto vorrei dare un consiglio spassionato a chi volesse affrontare questa tratta: prendete l’aereo!
Una volta arrivate a Soverato, si può immediatamente sentire il profumo del mare. Io e la mia amica Sara siamo ospiti della famiglia dell’altra nostra compagna di viaggio, Nicole. Non appena aperta la porta di casa, ecco che sulla tavola ci attende una teglia contenente la famigerata “parmigiana”. Inoltre, da sottolineare subito la meravigliosa accoglienza delle famiglie del Sud: credo sia una specie di marchio di fabbrica: l’ospitalità, i sorrisi e tutti subito pronti a farti sentire a casa. Senza esitare nemmeno un minuto, abbandoniamo i nostri bagagli e ci incamminiamo verso la spiaggia, a 5 minuti dalla casa della famiglia. Noi, da riminesi doc, rimaniamo meravigliate dalla spiaggia totalmente diversa rispetto a quella a cui siamo abituate. Rimaniamo colpite dalla sabbia, composta da dei piccolissimi sassolini bianchi. E poi il paradiso: sono le 7 di mattina quando ci bagniamo i piedi per la prima volta nel mar Ionio. Beh, che dire…incredibile, sensazionale, limpido! Per chi come me ama follemente il mare, il Meridione è sempre una certezza. L’acqua salatissima, il sole che scalda il cuore, la felicità di essere in vacanza con le proprie amiche, è tutto perfetto. E vorrei aggiungere che, anche per chi è amante del buon cibo, diciamo che al Sud si va sul sicuro. La verdura ha un sapore pazzesco, soprattutto i pomodori. I condimenti preferiti chiaramente sono il famoso “peperoncino di Soverato” e la “cipolla di Tropea”. Molto usati per condire la pasta asciutta…ne vale la pena provarli! E poi per chi è abituato a fare merenda con il gelato, beh siamo al Sud, inutile dirlo…il pistacchio! Il gelato al pistacchio è quella cosa di cui non ti stanchi mai, davvero mai. Una mattina andiamo a fare colazione in un bar in cui preparano sul momento dei croissant con il ripieno di gelato, per l’esattezza 3 palline. Andateci piano con queste cose, potrebbero diventare una droga!

Nei giorni successivi ci spostiamo a Pietragrande, un bellissimo posto a 15-20 minuti d’auto da Soverato. Famoso per gli scogli, è un luogo a dir poco incantevole. Essendo la spiaggia molto affollata, ci spingiamo a cercare un luogo più tranquillo. Ci avventuriamo nella scogliera che si trova al limite della spiaggia, e lì rimaniamo a prendere il sole in totale tranquillità. Dopodiché decidiamo di affittare un pedalò per un paio di ore ad un prezzo davvero buono, esperienza consigliatissima! Vedere i fondali, quell’acqua così blu, stupenda e decisamente rilassante. Al ritorno ci gustiamo il nostro pranzo al sacco sempre nel nostro piccolo angolo di paradiso tra gli scogli, con il cinguettio degli uccellini e il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli. È proprio il caso di dirlo, cosa vuoi di più dalla vita? Nel pomeriggio, non ancora stanche e soddisfatte, decidiamo di seguire la massa di gente che si mette in fila per tuffarsi dalla scogliera. Noi, un po’ fifone, scegliamo quella più bassa, ma per i più intraprendenti e coraggiosi, c’è l’enorme scoglio in mezzo al mare. Ci si arriva a nuoto, ci si arrampica fino in cima, per poi tuffarsi giù nell’abisso; penso sia un tuffo di almeno 30/40 metri, quindi per chi ama le scariche di adrenalina, avanti, fatevi sotto! La sera rientriamo a casa decisamente stanche e bruciate dal sole, ma la giornata non è ancora finita. Siamo invitate a cena dai cugini della nostra amica Nicole al piano di sopra. Ebbene se voi pensate che sarebbe stata una semplice cena tra cugini, ecco, decisamente no. Per noi romagnoli vedere così tanti parenti in una casa in una sera qualunque è particolare. Sembra davvero un evento. Una tavolata imbandita di cibi. C’è davvero di tutto, una grigliata di carne molto variegata, davvero ottima. Per finire ci offrono un gelato buonissimo, last but not least il digestivo, rigorosamente la liquirizia, vorrei specificare fatta in casa, una vera prelibatezza! Insomma una serata piacevolissima, tra buon cibo, belle persone, risate e allegria.

Da buone giovani e instancabili, decidiamo di compiere un altro “viaggio della speranza”. La meta è Scilla, sullo stretto di Messina. Partiamo da Soverato la mattina presto in auto, ma al nostro arrivo a Scilla il tempo è davvero pessimo, pioggia e aria fresca. Il mare lo possiamo solo guardare. Nonostante ciò posso affermare che ne vale comunque la pena. Facciamo un giretto per il paesino, per osservare le piccole stradine tra una casa e l’altra che portano fino al mare. Inoltre, osserviamo la bellezza della Sicilia in lontananza. Un po’ rattristate dal tempo, non ci lasciamo abbattere, e partiamo alla volta di Tropea, meta assolutamente immancabile per chi va in vacanza in Calabria. Ecco così che continua il nostro viaggio “verso l’infinito e oltre”. Altre svariate ore in macchina, ma stavolta al nostro arrivo ci aspetta un sole rovente. La vista decisamente appagata nel vedere l’immensa spiaggia e il mare da sogno. Ci accomodiamo sui teli da bagno, gustiamo il nostro pranzo, questa volta sono dei buonissimi panini. Successivamente facciamo una passeggiata per arrivare ad una piccola scogliera, da cui poter osservare il mare. Per chi non è mai stato in vacanza al Sud, come per me prima di questo viaggio, rimane sicuramente a bocca aperta per i colori di questo mare. Verso sera, purtroppo, è ora di tornare a casa. Decisamente sfinite dal viaggio, ma con gli occhi pieni di meraviglia, stupore e con la pelle un po’ più scura.

Queste sono le nostre “mini escursioni calabresi”. Ce ne sarebbero tante altre da fare, ma il tempo è poco e ci aspetta il lunghissimo viaggio di ritorno, nuovamente in pullman, nuovamente verso Bologna, dove ad attenderci c’è mio padre per riportarci in patria, Rimini. Alla fine di questa vacanza, l’unica cosa che posso consigliare a tutti è di prenotare al più presto un viaggio in Calabria e, mi raccomando, dovete tornare assolutamente con una corona di peperoncini!