Una cosa è certa: per visitare la Cina non basterebbe una vita. Oltre 4 mila anni di storia, un territorio immenso che supera i 9,5 milioni di chilometri quadrati e una caleidoscopica varietà culturale. Difficile, se non impossibile, scegliere solo alcuni luoghi che possano in qualche modo esprimere appieno la sue mille facce. Noi di Viaggy.it ci abbiamo provato e abbiamo selezionato 10 mete assolutamente irrinunciabili in un tour “essenziale” della Cina, per avere quanto meno un’idea di cosa significa visitare e vivere questo immenso e straordinario Paese.

La “Grande Muraglia”, Pechino


Gli esperti discutono ancora oggi su quale sia realmente la sua lunghezza: alcune misurazioni parlano di un’estensione di 20 mila chilometri, altre di “appena” 8 mila. Quel che è certo è che la Grande Muraglia cinese è il muro più lungo del mondo ed uno dei monumenti più belli e imponenti del pianeta, tanto da essere inserito tra le sette meraviglie del mondo moderno. Questo capolavoro dell’architettura è stato costruito in epoche diverse a partire probabilmente dal III° secolo a.C. sotto il regno dell’imperatore Chin Shih-Huang-Ti, per poi essere ampliato successivamente sotto differenti dinastie imperiali. Aveva principalmente scopi difensivi, per impedire l’invasione dei confini settentrionali da parte delle popolazioni mongole, ma alcuni studiosi ritengono che avesse anche delle ragioni “commerciali”, per proteggere la celebre “Via della Seta”.

L’Esercito di terracotta, Xi’An


Quando Yang Zhifa, un contadino di umili origini, nel 1974 rinviene in mezzo al fango delle campagne di Xi’An la testa di un guerriero in terracotta, non pensa minimamente di aver appena compiuto una delle scoperte archeologiche più rilevanti del secolo. Soltanto dopo aver avvertito le autorità si rese conto dell’importanza di quello strano oggetto: dopo ben 2000 anni la tomba del primo imperatore della Cina Qin Shi Huang e gli oltre 6 mila guerrieri in terracotta plasmati per accompagnarlo nel suo passaggio nell’aldilà, rivedono finalmente la luce. La costruzione dell’Esercito di terracotta, come vengono presto soprannominate le statue, fu un’operazione colossale: gli archeologi stimano che per la sua realizzazione vennero impegnati oltre 700 mila schiavi. Altra curiosità non di poco conto: ognuna di queste statue ha sembianze e tratti unici.

Il Tempio del Buddha di Giada, Shanghai

Un luogo di pace e dall’atmosfera fortemente spirituale nel cuore di Shanghai, una delle città più moderne e frenetiche della Cina. Il Tempio del Buddha di Giada è ancora oggi una meta frequentata da numerosissimi fedeli. È custodita da circa 70 monaci che è anche possibile incontrare intenti a pregare o impegnati in piccoli lavori quotidiani. Al suo interno trova spazio la grande statua del “Buddha di Giada” che dà il nome a questo edificio sacro. Questa maestosa opera (alta circa 2 metri) è stata realizzata scolpendo un blocco di giada bianca di quasi 1000 chilogrammi ed è arricchita da numerose pietre preziose donate dai fedeli. All’interno del tempio si trovano anche altre 4 bellissime statue che rappresentano dei guardiani che tengono nelle mani armi e strumenti musicali usati, secondo la tradizione, per scacciare i demoni.

Il Tempio del Cielo, Pechino


Era il luogo dove gli imperatori e i sacerdoti celebravano il “culto del cielo” per propiziare buoni raccolti: una cerimonia centrale nella religione taoista, anche perché l’imperatore era considerato proprio il “figlio del cielo”. Il Tempio del Cielo è un complesso molto esteso e occupa un’area di 2,73 chilometri quadrati. È racchiuso all’interno di un perimetro di mura antichissime, in parte circolari e in parte squadrate, dove oltre agli edifici sacri è possibile visitare anche un bellissimo ed amplissimo parco. Il tempio è stato costruito nel 1420, diciottesimo anno del regno dell’imperatore Yongle della dinastia Ming. Qui si trovano anche altri punti di interesse come la Sala della Preghiera, la Volta Imperiale del Cielo, l’Altare Circolare e l’Ufficio della Musica Divina.

I quartieri storici di Nanchino


Le sue antiche mura di cinta, i vicoli lastricati in pietra e le casette basse in legno, ultimo retaggio della Cina che fu. Nanchino era l’antica capitale del “Regno di mezzo” e nonostante sia in piena trasformazione e modernizzazione, conserva ancora l’anima autentica del “paese del Dragone”. In una visita in questa città di 8 milioni di abitanti, non può mancare una passeggiata tra i suoi quartieri storici, gli Xiangzi. Nella parte sud della città, ancora circondata dalle antiche mura, potrete camminare tra le tipiche casette cinesi ancora ben conservate, mentre la quotidianità della gente si svolge tra le attività commerciali e la normale vita familiare. Da questo punto di vista, una zona da non perdere è sicuramente quella di Lao Men Dong, in cui è stato fatto un grande lavoro di ristrutturazione degli antichi edifici e dove non è raro sentire parlare le persone nell’antico dialetto locale. Qui si trovano anche tantissimi locali e ristoranti, dove si possono gustare le tipiche pietanze del posto.

La “Città Proibita”, Pechino


La sua maestosità è stata il simbolo del potere in Cina per secoli: un vero e proprio luogo divino, dove risiedeva l’imperatore e che proprio per questo motivo era interdetto alla gente comune. La Città Proibita è un complesso che copre un’area di circa 72 ettari ed è costituita da 90 palazzi e cortili, 980 edifici e 8700 stanze. Situata al centro di Pechino, è stata iniziata nel 1406 e per la sua realizzazione sono stati necessari 14 anni, oltre che il lavoro di quasi un milione di uomini. Qui risiedettero 24 diversi imperatori della dinastia dei Ming e dei Qing, fino al 1912 quando l’ultimo imperatore Pu Yi abdicò. In una visita alla Città Proibita non si possono non andare a vedere i tre edifici principali: il Palazzo della Purezza (residenza notturna dell’imperatore), il Palazzo della Grande Unione (dove vengono custoditi i sigilli imperiali) e il Palazzo della Tranquillità (camera nuziale). Un altro luogo assolutamente da non perdere è l’immenso e ricchissimo Giardino Imperiale. Attualmente la Città Proibita è considerata uno dei cinque palazzi più importanti del mondo insieme alla Reggia di Versailles (Francia), Buckingham Palace (Regno Unito), la Casa Bianca (Stati Uniti) e il Cremlino (Russia).

Mura della città antica, Xi’An


Sono probabilmente le mura di cinta cittadine meglio conservate e possenti del mondo: oltre 13 km di lunghezza e un’altezza che varia tra i 12-14 metri. Tutti numeri che danno l’idea della sua grandezza. Eppure originariamente le mura della città antica di Xi’An erano un semplice impasto di terra, calce veloce ed estratto di riso glutinoso pressati insieme. Materiali abbastanza singolari che, a dispetto delle apparenze, assicuravano una grande stabilità alla struttura. Solo successivamente il muro venne totalmente rinforzato con dei mattoni. La costruzione di quest’opera ciclopica inizia nel XIV secolo, durante la dinastia Ming, sotto il governo dell’imperatore Zhu Yuanzhang. Evidentemente eretta per scopi difensivi, queste mura sono arricchite ogni 120 metri da ben 98 bastioni per permettere ai soldati di avvistare i nemici e da alcune porte che rappresentavano degli importanti punti strategici per difendere la città. Inoltre, ad ognuno dei quattro angoli del suo perimetro è presente una torre della campana molto suggestiva, costruite con funzioni difensive. Oggi le mura della città antica di Xi’An sono un luogo di grande attrazione turistica e rappresentano l’orgoglio della città. 

Il tempio di Confucio, Nanchino


Costruito in onore del grande filosofo cinese, il Tempio di Confucio di Nanchino ha una storia decisamente tormentata. Eretto nel 1034, venne distrutto e ricostruito più volte nella sua storia. Il Fuzimao, come viene chiamato in cinese, subì i maggiori danni nel 1937, durante la seconda guerra sino-giapponese. L’ultima sua grande ristrutturazione risale al 1984, per mano del governo locale che lo restaurò nello stile delle dinastie imperiali Ming-Qing. Questo tempio è ancora oggi uno dei quattro maggiori edifici dedicati a Confucio che esistono in Cina. Nel corso della sua storia fu anche la sede dell’Università Imperiale. Il complesso edilizio è composto principalmente dal Tempio di Confucio, dal Palazzo Xue Gong e dal Giardino Gong Yuan. Gli edifici principali all’interno del tempi comprendono il Muro di Zhaobi, la piscina di Panchi, il padiglione Juxing, la corte di Kuixing, la porta del Lingxing, la sala Dacheng, la sala Mingde e la corte di Zunjing. Il luogo più importante del tempio è senza alcun dubbio la “Sala del Dacheng”, dove è custodita una statua di Confucio.

Il Bund, Shanghai


Se dovessimo prendere in considerazione il significato letterale di questo luogo-simbolo di Shanghai, probabilmente l’impressione non sarebbe delle migliori: “Bund” vuol dire, infatti, “banchina fangosa del lungomare”. Un nome non particolarmente suggestivo. Questa via, lunga circa 1,5 km, costeggia la riva destra del fiume Huangpu ed originariamente era il posto dove si scaricavano le merci dalle imbarcazioni. Con il passare del tempo e con lo sviluppo economico di Shanghai, il Bund diventa progressivamente il centro commerciale e finanziario della città. Iniziano a sorgere edifici in stile coloniale, soprattutto per via dell’influenza delle potenze straniere che nel corso del XIX e XX secolo controllavano la Cina (soprattutto Gran Bretagna, Francia e Germania). Ecco, dunque, fondersi una sorprendente commistione di stili: gotico, barocco, neoclassico e rinascimentale. Oggi è uno dei luoghi di ritrovo preferiti dagli abitanti di Shanghai e un’attrazione irrinunciabile per i turisti che in una passeggiata nel Bund la sera possono anche ammirare lo straordinario skyline dei grattacieli di Shanghai che sorgono nell’altra riva del fiume Huangpu.

Piazza Tien An Men, Pechino


La foto del giovane studente cinese che da solo sfida un’intera colonna di carri armati è uno dei motivi per cui piazza Tien An Men a Pechino è diventata (tristemente) famosa nel mondo. Era il 1989 e in Cina si vivevano i giorni difficili delle proteste di massa e della durissima repressione del governo comunista. Quell’immagine fa il giro del mondo e rimane una delle più celebri del XX° secolo. Ma piazza Tien An Men merita una visita per tanti altri motivi. Stiamo parlando, infatti, della più grande piazza del mondo con i suoi 440 mila metri quadrati, capace di contenere oltre 1 milione di persone. Questa piazza, inoltre, ospita importantissimi luoghi d’interesse, come il Monumento Nazionale ai Caduti, il Grande Palazzo del Popolo, il museo Nazionale della Cina e il Mausoleo di Mao Zedong, il grande rivoluzionario fondatore nel 1949 della Repubblica Popolare Cinese. Nella parte nord si trova la Città Proibita e a sud il Tempio del Cielo. Un luogo simbolico importantissimo, tanto che dall’anno della sua costruzione (1410) qui si svolsero le più importanti celebrazioni ed eventi durante il dominio delle dinastie Ming e Qing, come l’incoronazione dell’imperatore e i matrimoni imperiali.