“Se l’Havana è la capitale, Santiago è Cuba”. Lo dicono gli abitanti della “terra caliente”. Una definizione che calza a pennello per la seconda città più grande dell’isola. E non solo per il termometro che nel periodo estivo sfiora costantemente i 40 gradi. Caliente è anche e soprattutto la gente , un mix etnologico dai tratti caraibici e africani per una città geograficamente più vicina a Kingston, capitale della Giamaica che non a L’Havana. Un calore e una vivacità innata che l’ha portata ad essere la “culla della Rivoluzione”. E’ qui che il 26 luglio 1953 un gruppo di ribelli capeggiato dal giovane avvocato Fidel Castro prese d’ assalto la caserma Moncada (oggi sede di un museo che racconta le gesta dei rivoluzionari) con l’intento di rovesciare il regime del dittatore Fulgencio Batista. Come e più delle altre città cubane, Santiago è caotica e contraddittoria. Proprio questo la rende probabilmente l’espressione più autentica di Cuba. Appena arrivati è impossibile sfuggire agli “assalti” dei jineteros, appostati ovunque che proveranno a vendervi qualunque cosa, a partire dai famigerati sigari fino al rum Santiago, a prezzi ovviamente maggiorati rispetto alle tante “tiende” dove si compra a non più di sette cuc (la moneta creata per i turisti). La capitale dell’Oriente cubano si può amare o odiare ma sarebbe comunque riduttivo considerarla la città degli imbroglioni, se non altro per i tanti santiagueros che vi fermeranno non per “hacer negocios” ma solamente per chiacchierare in allegria e millantare fantomatici trascorsi in italia. A Santiago tutto sembra più frenetico, soprattutto in centro dove sfrecciano di continuo le tante motociclette, segno distintivo di questa città che conta oltre 500.000 abitanti. Munitevi di un po’ di attenzione e di tanta pazienza (le code sono all’ordine del giorno per fare qualunque cosa). Ne varrà la pena per ammirare Parque Céspedes, simbolo della vita di strada santiaguera con qualcuno sempre pronto a strimpellare la chitarra e dove si può ammirare l’imponente Catedral de Nuestra Señora de Asunciòn, la chiesa più grande di Santiago. Una piazza vivace e palpitante che ospita anche l’Hotel Casagranda, con un bel terrazzo panoramico e una connessione wi-fi tra le migliori della città. Restando in centro doverosa una passeggiata su Calle Heredia, tra le strade più antiche dove la musica risuona giorno e notte, è il cuore pulsante di Santiago.

Per gli amanti della storia cubana obbligatoria la visita alla tomba di Fidel Castro nel cimitero di Santa Ifigenia. La tomba è una grande pietra rotonda, con una semplice targa con scritto “Fidel”. Un luogo di sepoltura “spartano” per il fondatore della Rivoluzione cubana, la visita è totalmente gratuita, e si può ammirare anche il cambio della guardia che avviene rigorosamente ogni mezzora. A Santiago storia e cultura si mescolano perfettamente con il divertimento. Per chi ama il reggaeton cubano si può scegliere ogni sera una discoteca diversa. Tra le serate più belle il Matinee del Tropicana, con gli artisti cubani del momento e la musica che inizia alle quattro di pomeriggio fino a notte fonda. Doveroso un giro anche al Santiago Cafe, la discoteca dell’Hotel Melià, al San Pedro e al St Pauli, piccolo ma “caldo” locale nel centro di Santiago, dove con cinque cuc d’ingresso si può fruire di ben quattro consumazioni. Fermo restando che se capiterete a Santiago in pieno luglio potrete immergervi nel Festival del Caribe, con musica e divertimento direttamente in strada. Per chi neanche a Cuba sa rinunciare a un po’ di confortevole relax si può scegliere la piscina del maestoso Hotel Melià, la migliore di Santiago. Sarebbe riservata ai facoltosi clienti del resort a cinque stelle ma basta “allungare” cinque cuc di propina (la nostra mancia) al bagnino di turno per entrare.

Capitolo Case Particular. Le più belle sono tutte a Vista Alegre, la zona in della città dove pagando 20 cuc al giorno potrà capitarvi di alloggiare in una villa con tanto di giardino. Molte case particular sono dislocate nel quartiere Sueno, a pochi passi dall’Università d’Oriente. Più spartane ma non meno accoglienti e ospitali come è nello stile dei santiagueri. Vista Alegre ospita anche uno dei luoghi caratteristici di Santiago, La Maison, elegante locale dove ogni sera si può assistere alla sfilata di tipiche bellezze cubane. Tra le tante cose da vedere a Santiago c’è anche il malecòn, il lungomare cittadino comunque non paragonabile per bellezza e fascino a quello dell’Havana. Tra le cose che potrebbero stupirvi i palazzi di oltre quindici piani che sorgono a pochi chilometri dal centro. Tra le curiosità il fatto che quest’anno il Santiago ha vinto per la prima volta nella sua storia il campionato di calcio. L’allenatore è il perugino Lorenzo Mambrini, vero esempio di perfetta integrazione di un italiano a Cuba.