Bangkok è la capitale della Thailandia ma è anche e soprattutto la capitale delle contraddizioni e degli eccessi. Il lusso sfrenato a pochi passi dalla povertà, i grattacieli a pochi passi dalle baraccopoli. Una città che affascina e incupisce allo stesso momento. Una megalopoli perfetta nelle sue imperfezioni, che miscela in modo caotico tradizione e modernità. L’impatto con Bangkok è forte, già dall’arrivo nell’enorme e avveneristico aeroporto Suvarnabhumi, dove sarai accolto da una centinaia di commessi tutti muniti di mascherina.
Negli ultimi anni la capitale thailandese è divenuta una delle mete mondiali del turismo di massa: i voli costano poco, qui passano oltre 15 milioni di persone che arrivano e poi si disperdono nelle isole a sud e in tutto il subcontinente. Bangkok è diventata anche (purtroppo) capitale del turismo sessuale: migliaia di ragazze “lavorano” in bordelli più o meno legali. C’è addirittura un intero quartiere a luci rosse, Patpong, tappa obbligata per gli esemplari maschili in cerca di divertimento sfrenato.

Non si può dire di essere stati a Bangkok senza aver visto tre luoghi: il Grand Palace, il vicino What Pho e il Wat Arun. Sono considerati i tre migliori templi della Thailandia. Con 250 bath (circa sei euro) si può visitare il Grand Palace, il luogo più sacro della Thailandia. La vista dello spettacolare insieme di padiglioni, cupole e pinnacoli dorati lascia semplicemente a bocca aperta.
Bastano pochi passi e si arriva al Wat Pho, è il tempio più grande della città, dove si trova il famoso Buddha sdraiato, 15 metri di altezza e 46 metri di lunghezza. La statua, interamente ricoperta di foglie d’oro, raffigura Buddha in posizione distesa appoggiato sul gomito destro con un’espressione estatica, che rappresenta il passaggio dalla vita alla morte.
In pochi minuti a piedi da Wat Pho, si raggiunge l’imbarcadero Tha Tien Pier sul fiume Chao Phraya. In quattro minuti e con quattro Bath, il battello pubblico vi porterà all’ingresso del tempio What Arun, chiamato anche “Tempio dell’Alba”, per gli incredibili colori che l’alba gli conferisce, ha una altezza di oltre 80 metri. Salendo due ripide e strette scalinate si arriva alle due terrazze dove si ha la sensazione di avere Bangkok ai propri piedi. E’ una delle immagini assolutamente da immortalare.

Una delle mete “obbligatorie” a Bangkok è sicuramente Khaosan Road, la zona più “fricchettona” della città. Qui si può notare il via vai di backpackers, giovani viaggiatori che con lo zaino in spalla si buttano alla scoperta del mondo. Khaosan Road non è paragonabile a nessun altro luogo di Bangkok, è una miscela unica di ristorantini e locali, tutti a basso costo.
Ma il vero tesoro della Thailandia è custodito nei mercatini…e nel cibo. Alle nove del mattino l’odore dell’arrosto rappresenta la normalità (i thailandesi pranzano a quest’ora). Ogni giorno Bangkok pullula di bancarelle dove è possibile mangiare con pochi euro. Non che nei ristoranti si spenda una fortuna…
I piatti principali sono a base di riso o noodle (i tipici spaghettoni asiatici), con secondi sia di carne (maiale e pollo in particolare) sia di ottimo pesce, soprattutto verso le zone costiere e nelle isole…
I mercati della città da non perdere sono Chatuchak, (a nord della città) Taling Chan, il caratteristico mercato sull’acqua, e il mercato cinese. Una volta lì, approfittatene per fare un giro a Chinatown, nota anche come Sampeng. Non vi aspettate cover per smartphone e merce taroccata, la comunità cinese di Bangkok, una delle più grandi al mondo, è stata capace di dare vita ad un’autentica epiccola Pechino all’interno della capitale thailandese.

Probabilmente meno affascinante ma è diventata comunque una meta cult la casa di Jim Thompson, ora museo con tutti gli oggetti d’arte acquistati dal ricco commerciante di seta americano, che ha abitato a Bangkok negli anni ’60. Due sono i luoghi per godersi, dall’alto, il panorama spettacolare della città: il Vertigo Moon Bar e il Lebua Hotel (quello dove hanno girato Una Notte da Leoni) .

Visitare Bangkok significa anche affrontare alcuni inconvenienti. Inutile soffermarsi sul traffico infernale e sull’inquinamento, una delle cose che vi capiteranno quasi sicuramente, se prenderete un Tuc tuc, (l’ape taxi) è di ritrovarvi in qualche negozio di vestiti o tappeti. E sarà difficile non comprare qualcosa… Ma questo non capita solo a Bangkok. E’ probabile poi, che qualcuno vi offra un massaggio a luci a rosse, ma bisogna fare attenzione soprattutto alle droghe. Infatti, se la prostituzione è in pratica tollerata, le leggi contro la droga sono durissime. Si arriva addirittura alla pena di morte…